Innovazione e fiducia: una chiacchierata con Roberto Ferraro

Oggi desidero parlarvi di una conversazione molto interessante che ho avuto con un collega di una community internazionale di management, di cui facciamo entrambi parte: Roberto Ferraro.
Roberto è una persona che stimo molto e si distingue per il suo straordinario lavoro sulla divulgazione e sui contenuti relativi al mondo del lavoro su LinkedIn.
Abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci riguardo agli strumenti all’avanguardia nel campo del management, adottando una prospettiva innovativa rispetto alle consuete pratiche a cui siamo abituati.
Difficoltà nell’implementare iniziative aziendali innovative.
Durante il nostro scambio di idee, abbiamo riflettuto su quali strumenti vengano maggiormente utilizzati e sono emersi due concetti chiave che desidero condividere.
In primo luogo, abbiamo constatato che in Italia risulta difficoltoso implementare determinate iniziative aziendali, come ad esempio la promozione della cultura della felicità o l’utilizzo di approcci di management alternativi.
Il Top Management deve essere a bordo
Questo diventa particolarmente evidente quando manca il coinvolgimento del management.
Anche se all’interno dell’organizzazione vi sono individui, come middle manager o responsabili di gruppi, che desiderano promuovere tali pratiche o approcci differenti, si trovano limitati dalle mancanze di sostegno da parte del management. Pertanto, in tali casi, potrebbe essere più opportuno adattarsi alla situazione esistente o considerare alternative più favorevoli.
Il Team deve essere a bordo: leadership diffusa basata sulla libertà
In secondo luogo, abbiamo riflettuto sull’importanza di diffondere una cultura aziendale basata su una leadership diffusa, dove tutti si sentano liberi di proporre soluzioni migliorative o proposte per incentivare la coesione del team.
Soprattutto in questo campo, il mio obiettivo è quello di coinvolgere il team nelle attività e nelle pratiche aziendali.
In altre parole, desidero creare un ambiente in cui le attività e le pratiche non siano soltanto proposte dall’alto, ma provengano anche dai dipendenti stessi.
Questo scenario rappresenta il caso opposto a quello precedentemente citato.
Quando il top management appoggia tali iniziative, ma è comunque responsabile di spingerle verso i dipendenti, sorge la domanda su come stimolare i dipendenti stessi affinché adottino una cultura aperta e di libertà, in modo tale da sentirsi motivati a partecipare ad attività che promuovono la felicità e ad esprimere le proprie idee creative.
“Dime algo bonito”: una riunione di feedback emotivo
Durante la nostra conversazione, Roberto ha condiviso con me un’interessante pratica che ha adottato nel corso della sua carriera in Spagna: “Dime algo bonito” (dimmi qualcos’altro di bello).
“Dime algo bonito” è una riunione che ha introdotto alla fine di ogni settimana lavorativa con l’intero team, focalizzata esclusivamente sul feedback emotivo.
Durante queste riunioni, non vengono affrontati solo i feedback relativi all’aspetto lavorativo, ma anche le emozioni personali. Ogni persona nel team ha l’opportunità di condividere qualcosa che gli è piaciuto durante la settimana (per l’appunto, “dimmi qualcos’altro di bello”) e qualcosa che avrebbe preferito evitare o per cui desiderava scusarsi con un collega.
Valorizzare la sfera emotiva e ridurre i conflitti
Queste sessioni di feedback settimanali si sono rivelate molto utili e, con il passare del tempo, hanno contribuito a creare un ambiente di fiducia in cui le persone si sentono a proprio agio.
Si è notato che, grazie a questa pratica costante, i partecipanti si sentivano sempre più liberi di condividere più aspetti positivi e, in caso di contrasti o conflitti all’interno del team, erano in grado di affrontarli e risolverli durante tali riunioni.
Il messaggio importante che ho tratto da questa conversazione è che, per promuovere un ambiente di fiducia in cui le persone si sentano libere di esprimersi, è essenziale instaurare una cultura che valorizzi non solo il feedback sul lavoro svolto, ma anche la sfera emotiva ad esso collegata. Questo contribuirà a ridurre i conflitti e a incoraggiare i dipendenti a condividere idee che ritengono importanti.
Sono grata a Roberto per aver condiviso questa pratica con me, io stessa la introdurrò in Huulke, e desidero incoraggiare anche voi a sperimentare questa pratica e a valutarne i benefici all’interno delle vostre realtà lavorative.
Non vedo l’ora di scoprire quali saranno le vostre considerazioni.
A presto!